E adesso tocca alla rete: questa maggioranza agonizzante, visti i risultati delle ultime elezioni amministrative e il responso referendario, prima di smobilitare s'accinge a sferrare un attacco contro la rete, con l'evidente scopo di ridare alle tv di regime il monopolio dell'informazione e della formazione delle coscienze.
Suoniamo le nostre sirene:
Io non ci sto
no censura
no bavagli
invito tutti i blogger
a pubblicare
un post contro la censura
invito tutti i blogger
a pubblicare
un post contro la censura
"Per vent'anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare", disse contro Antonio Gramsci il pubblico ministero Isgrò nella sua requisitoria dinanzi al Tribunale speciale per la difesa dello Stato.
A questa maggioranza bastano un paio di anni, da qui sino alle prossime elezioni politiche: la rete è un cervello e ognuno di noi è un neurone che connettendosi con altri migliaia di neuroni forma un'intelligenza collettiva. Ora, vogliono impedire a questo cervello virtuale di funzionare.
5 commenti:
Ciao Bruno,visto la forza che rappresentiamo,loro ci provano,perchè hanno capito che rappresentiamo un pericolo serio.Provvederò ad inserire,al più presto, un post su questo argomento.Ciao e buona giornata
Ciao Erborista1, mobilitiamoci!
Sottovalutate l'ampia gamma di strumenti della rete. E sottovalutate le persone. Tutti i regimi che hanno imposto un blocco alla rete sono caduti oppure hanno avuto amaramente a che fare con la guerra civile. Dovesse succedere anche qui, immagino la risoluzione non sarà diversa.
Grazie Carolina dell'intervento, ma il fatto è che se domani m'oscurano il blog senza sapere neanche il perché, e se oscurano tanti siti "scomodi" sia pur per qualche anno, che facciamo la "guerra civile"? Intanto, loro hanno messo a tacere qualche voce scomoda, poi si vedrà...
Non possiamo permettere questa porcata!
Mi mobilito anch'io.
Cosa ne pensi di una lettera all'Unione Europea?
Cristiana
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