Il partito liquido è un partito leggero, senza segreteria, scarsamente burocratizzato, dove non contano né le tessere né le decisioni congressuali, dove a decidere c'è un leader carismatico, dove il gazebo, struttura mobile, ha sostituito la tradizionale sezione di partito, struttura solida, dove non esiste più l'oratore che parla in piazza, ma la piazza televisiva. Questo partito liquido nella sua essenza finora è stato incarnato soprattutto dal Pdl, che ha il suo simbolo fondativo, emblema di questa volatilità, in un "gesto": quello del predellino. Adesso, leggo che si vuole tornare a un partito solido, ben strutturato, dove le decisioni vengono sollecitate dal basso o dalla base.
Ma è troppo tardi. Ormai siamo entrati nella fase di un partito in liquidazione, al cui ingresso c'è appeso questo piccolo cartello:
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