Completiamo il quadro degli scenari configurati ieri (La scissione, sbocco inevitabile del pdl) con date e nomi:
Primo scenario: la scissione (non dell'atomo) ma del pdl
Chi saranno gli scissionisti? Coloro che nel Pdl hanno conservato nel loro dna una vocazione "partitica", cioè quelli che sono abituati a fare congressi, riunioni, campagne di tesseramento, ecc., insomma coloro che provengono da una tradizione partitica forte, quale la Dc o l'Msi, quindi, gli Alemanno, gli Scajola, ecc. Come si possono definire costoro? I "costitutivi", non solo perché mirano a costituire un organismo politico duraturo, ma soprattutto perché mirano a dare "regole" certe a questo nuovo organismo. Questo gruppo scissionista potrà contare su 60/70 parlamentari. Entro quando tempo agiranno? Entro giugno. Probabilmente in vista della prossima fiducia di governo. Questa volta la scissione sarà piuttosto accelerata.
Formazione di un governo di decantazione entro luglio: l'ex forzista Beppe Pisanu (Si apre fase di grave incertezza) probabilmente sarà il candidato-premier (il suo profilo politico-costituzionale è quello che meglio soddisfa le condizioni del momento).
Manovra finanziaria entro settembre.
Legge elettorale proporzionale entro dicembre. Il proporzionale mitiga fortemente le soluzioni carismatiche sin qui sostenute. Non ci sarà bisogno di indicare un leader-premier prima della consultazione elettorale. Con questo sistema elettorale, i partiti acquisteranno quella centralità che hanno perso negli ultimi vent'anni.
Nuove elezioni politiche entro aprile 2012.
Fuori onda. Aggiungo, per restare in tema referendario, che nel pdl la fusione "nucleare" s'è innescata: la reazione a catena di eventi che s'è scatenata ormai è un processo incontrollabile: non basta né modificare le regole dello statuto né appellarsi alla "consulta" del premier per impedire lo scatenarsi del processo. Finalmente, saltato il coperchio dell'invincibilità del Cav, in questo partito regna l'anarchia più grande (è diventata davvero la "casa della libertà"), adesso fanno a gara a chi la spara più grossa e a chi la dice in modo più grossolano.
La metafora mi piace, lo ammetto: chi di nucleare ferisce di nucleare perisce.
4 commenti:
hai ragione è propio la casa delle libertà ;-)
Mah ... speriamo che si "lessino" e decantino in fretta; e di non finire bolliti nello stesso brodo tutti quanti.
Macca
Grazie nino p. (dai un bacio alla mia terra).
Grazie Sandra: per ora il "bollito" è lui (secondo il suo sodale - tra poco ex:-)
Quando ci si ostina ad andare contro i desideri della popolazione,il risultato ultimo è lo smembramento inevitale di tutta la struttura.Io direi anche "tanto va la gatta al lardo,che ci lascia lo zampino".Ciao Bruno
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