venerdì 23 ottobre 2015

Umile fiore di campo....

Foto di Jo Pace
























Non so perché alto
resta il tuo mistero,
esile fiore di campo,
quando sorridi al cielo!


Il papavero ha un’esistenza breve, brevissima, i suoi splendidi petali vengono inghiottiti da una leggera brezza e trasportati via in un baleno; i suoi petali vellutati vengono bruciati dal sole in una sola giornata... eppure, nonostante questa effimera esistenza, essi brillano lo stesso quando vengono colpiti dai caldi raggi del sole... e ad ogni primavera rinascono dimentichi della loro breve esistenza... 
Ecco, questo è il “miracolo” di fronte al quale sospendo ogni giudizio, perché di fronte a questo mistero così alto, così sacro, la bocca deve tacere...
Se dentro di noi, dentro la nostra anima, non ci fosse quella luce “divina” ad illuminare il cammino dell’esistenza, quest’ultima perderebbe completamente di senso: il nulla in fondo equivale proprio a una perdita totale di senso, quel senso che ogni volta e in ogni circostanza dobbiamo sempre cercare di trovare affinché, appunto, non si precipiti nel “vuoto” dell'esistenza...

 

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