Foto di Jo Pace |
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…dove si proiettano i nostri desideri se non laddove è stata o è vissuta un tempo la nostra anima?
Il desiderio esprime sempre un ritorno dell’uguale, un ripetere uno stato d’animo già vissuto e precedentemente amato, un ritorno insomma al suo paradiso “perduto”, che la memoria ha trasformato in ricordi o in un "immaginario" perduto nella memoria.
Quindi una tensione a ripercorrere attimo dopo attimo i luoghi e i tempi in cui abbiamo incontrato la nostra “anima”... a riviverli con la forza della nostra immaginazione con la speranza quasi di poterli un giorno di nuovo riviverli...
Ed ecco che ogni luogo, ogni strada, ogni panchina, ogni piccolo sasso che s’incontra nel nostro cammino s’accendono d’una luce nuova, diversa e magica, come se nei loro atomi di vita avessero conservato l’essenza di ciò che noi, anime desideranti, cerchiamo, appunto, nostalgicamente....
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