Il mondo dell'editoria è sommerso di libri. La blogsfera è invasa di parole. In questo magna tutto tende ad appiattirsi, a naufragar nel mare morto delle lettere. Il pericolo di appiattimento è dietro l'angolo. Leggiamo e facciamo scorrere le parole in modo sempre più veloce. Saltiamo da un articolo all'altro, da una pagina all'altra con grande disinvoltura. Non abbiamo più il tempo e l'agio di soffermarci su ciò che leggiamo. La rapidità di lettura s'impone. Cosa sta succedendo al nostro cervello ancora non ci è chiaro. Cosa sta succedendo alle nostre facoltà emotive ci è del tutto ignoto. Forse è venuto il momento di riflettere un po' di più sugli effetti di questa deriva cognitiva. E qui mi fermo, perché se scrivo troppo è sicuro che nessuno mi leggerà!
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