Forse perché della fatal quïete
tu sei l'immago a me sì cara vieni
o Sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor söavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
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6 commenti:
Le poesie di Foscolo le studiavo a scuola.Saluti
Immagino di sì!
Buona giornata!
Noto, nel tempo, come un accrescimento del tuo cupio dissolvi. O forse già era nelle cose ai tempi della tua scoperta della litweb?
È da tempo che penso che soltanto l'arte, e la poesia in particolare, può salvarci!
Condivido questo tuo giudizio, ma non trovi che dovrebbe contenere un elemento di militanza?
Militanza come impegno, dici?
Chi fa arte "milita", in senso lato, naturalmente.
Fare arte vuol dire cambiare la "visione delle cose", creare cioè una prospettiva nuova, o un modo diverso di esperire l'essere delle cose.
Per me questo rappresenta il vero impegno.
Ci riesco non ci riesco? Dipende dalla qualità dell'arte.
Diciamo che ci provo.
Buona giornata
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