mercoledì 6 maggio 2020

Ugo Foscolo - Alla sera



Forse perché della fatal quïete tu sei l'immago a me sì cara vieni o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquïete tenebre e lunghe all'universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor söavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.


6 commenti:

OLga ha detto...

Le poesie di Foscolo le studiavo a scuola.Saluti

scaglie poetiche ha detto...

Immagino di sì!
Buona giornata!

Punt e Mes ha detto...

Noto, nel tempo, come un accrescimento del tuo cupio dissolvi. O forse già era nelle cose ai tempi della tua scoperta della litweb?

scaglie poetiche ha detto...

È da tempo che penso che soltanto l'arte, e la poesia in particolare, può salvarci!

Punt e Mes ha detto...

Condivido questo tuo giudizio, ma non trovi che dovrebbe contenere un elemento di militanza?

scaglie poetiche ha detto...

Militanza come impegno, dici?
Chi fa arte "milita", in senso lato, naturalmente.
Fare arte vuol dire cambiare la "visione delle cose", creare cioè una prospettiva nuova, o un modo diverso di esperire l'essere delle cose.
Per me questo rappresenta il vero impegno.
Ci riesco non ci riesco? Dipende dalla qualità dell'arte.
Diciamo che ci provo.
Buona giornata

A mio fratello Vincenzo...

La mia anima serena come luce che penetra nel cosmo non arriva mai a una meta, ma viaggia solitaria in mezzo a tante nebulose planetarie, e ...