venerdì 1 maggio 2020

A Giordano Bruno - Versi di Bruno Corino

Tra lo infinito Cosmo e questa vita breve, la stretta
è uguale, niente si biforca, ma tutto s'attorciglia,
come due moti che s'intrecciano in un nodo
viaggiano e spaziano nel voto
senza meta e senza sosta;
ma la picciol_mente s'ostina
a ricercar ne lo immenso
la causa, lo principio, la fonte
che la salvi e che la elegga a Nume
prendendo della lettera di Pitagora
lo sinistro lato che la svia
e le fa perdere la vista de lo lume.
Acciò non sa che togliendo lo limite
che divide l'esser da se stesso
la sua libertate si dischiude,
ed essa mente come per magia
s'infinitizza vincendo la paura
che la teneva avvinta alla catena.
...e nulla più frena lo suo furor
che la conduce a discrovir del mondo
le perle i moti suoi e contrazioni
suoi sigilli e tutto quel che
del plus-verso è signo.



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