domenica 25 ottobre 2015

Sull'essenza del poetare...



Rainer Maria Rilke
e riconosco i polsi...
Ogni mio minimo movimento lascia
nel serico silenzio un’ impronta visibile;
l’emozione più lieve s’imprime incancellabile
sul teso schermo della lontananza.
Al ritmo del mio respiro si alzano
e abbassano le stelle.
Alle mie labbra s’ abbeverano i profumi
di angeli remoti.
Solo quello che penso: solo Te
non vedo.

R.M. Rilke

venerdì 23 ottobre 2015

Umile fiore di campo....

Foto di Jo Pace
























Non so perché alto
resta il tuo mistero,
esile fiore di campo,
quando sorridi al cielo!

mercoledì 21 ottobre 2015

Rêverie….

Foto di Jo Pace


Scrivere versi è come scendere nelle cavità interiori dell’anima, colmare vuoti, mancanze, assenze: è il nulla che preme sul cuore. Scriveva il Malte di Rilke che “bisognerebbe aspettare e raccogliere senso e dolcezza per tutta la vita e meglio una lunga vita, e poi alla fine, forse si riuscirebbe poi a scrivere dieci righe che fossero buoni. Poiché i versi non sono, come crede la gente, sentimenti (che si fanno già presto), sono esperienze”. Forse per questo io, in tutta la mia esistenza, sono riuscito a scrivere soltanto pochi versi.

Ma ancora non ho capito cosa si prova a guardare qualcosa che sta lontano e che non si può toccare. Perciò la sera, quando ammiro la luna e le stelle, è il loro silenzio ad attrarmi. Loro non parlano, e a volte mi sembra che stanno lì soltanto per ascoltare. Chissà quante lingue, accenti e voci hanno ascoltato nel loro tempo infinito! Voci poetiche e voci disperate! Ma, purtroppo, non si lasciano mai incantare. Del nostro pianto non si commuovono né si dolgono. Forse per questo somigliano tanto alle rose, o a tutte le belle cose!


Desiderio....

Foto di Jo Pace

Desiderio


D’

E lla

S i può

I stesamente

D ir

E ssere

R icordo

I mmenso.





…dove si proiettano i nostri desideri se non laddove è stata o è vissuta un tempo la nostra anima?
Il desiderio esprime sempre un ritorno dell’uguale, un ripetere uno stato d’animo già vissuto e precedentemente amato, un ritorno insomma al suo paradiso “perduto”, che la memoria ha trasformato in ricordi o in un "immaginario" perduto nella memoria.
Quindi una tensione a ripercorrere attimo dopo attimo i luoghi e i tempi in cui abbiamo incontrato la nostra “anima”... a riviverli con la forza della nostra immaginazione con la speranza quasi di poterli un giorno di nuovo riviverli...
Ed ecco che ogni luogo, ogni strada, ogni panchina, ogni piccolo sasso che s’incontra nel nostro cammino s’accendono d’una luce nuova, diversa e magica, come se nei loro atomi di vita avessero conservato l’essenza di ciò che noi, anime desideranti, cerchiamo, appunto, nostalgicamente....

Riflessioni intorno a un aforisma di Nietzsche

Foto di Jo Pace
“La verità è brutta: abbiamo l’arte per non perire a causa della verità!”
Fiedrich Nietzsche. frammento 16 (40) 6.

Tempo memoria e poesia

Foto di Jo Pace





Da il “Libro della vita monastica”



Il tempo è come l’orlo secco

d’una foglia di faggio.

È la splendida veste

che Dio scagliò lontano

quando, eterno abisso,

si stancò di volare

e si nascose agli anni

finché, come radici, spuntarono

in ogni cosa i suoi capelli.



Rainer Maria Rilke


lunedì 19 ottobre 2015

Cosa tra le rose....

Foto di Jo Pace


Vorrei essere “cosa fra le cose”,
cosa che palpita senza posa;
attimo di vita che respira
nel vacuo d’una rosa…
palpito di vita sospeso

in un tenero sospiro.
Vorrei esser cosa “pura e cieca”,
che non si consuma mai…
e che non si lascia mai andare...



La mia estate...




Foto di Jo Pace

M’accompagna l’ombra, alla sera, un’ombra che si staglia lungo un nero, silenzioso selciato, quasi a segnare la fila dei ricordi, che, uno dopo l’altro, se ne vanno, via, in compagnia dei miei passi… lasciando soltanto un labile riflesso quasi a dire tu non vivi più tra questi sassi.
Io amo la mia terra arsa dove le primavere sono sogni velati d’amore. Tra le ombre inquiete di queste tegole rotte si sparge l’acre l'odore dell'estate..
Ho bevuto acqua alla fontana, al mattino. L'acqua era fresca, e fresco il mio sorriso. E così camminavo smarrito tra queste antiche viuzze, ascoltando gli odori della mia infanzia, e in ognuna cercavo di trovare il senso assoluto delle cose, cercando di vedere la bellezza dell’arcobaleno…

A mio fratello Vincenzo...

La mia anima serena come luce che penetra nel cosmo non arriva mai a una meta, ma viaggia solitaria in mezzo a tante nebulose planetarie, e ...