Ho solcato inestinguibili mari,
a me ignoti, a me sconosciuti,
per approdare a te, Ulisse,
davanti al tuo frùtice maestro,
sulla tolda di una nave,
che vagava decisa alla deriva,
e ho ascoltato le tue parole maliöse,
anelanti malinconie,
che parlavano al mio cuore,
sibilando la tua fede,
la tua segreta nostalgia,
e che cantavano una brama
smisurata d’infinito.
a me ignoti, a me sconosciuti,
per approdare a te, Ulisse,
davanti al tuo frùtice maestro,
sulla tolda di una nave,
che vagava decisa alla deriva,
e ho ascoltato le tue parole maliöse,
anelanti malinconie,
che parlavano al mio cuore,
sibilando la tua fede,
la tua segreta nostalgia,
e che cantavano una brama
smisurata d’infinito.
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