lunedì 19 ottobre 2015

Cosa tra le rose....

Foto di Jo Pace


Vorrei essere “cosa fra le cose”,
cosa che palpita senza posa;
attimo di vita che respira
nel vacuo d’una rosa…
palpito di vita sospeso

in un tenero sospiro.
Vorrei esser cosa “pura e cieca”,
che non si consuma mai…
e che non si lascia mai andare...



La mia estate...




Foto di Jo Pace

M’accompagna l’ombra, alla sera, un’ombra che si staglia lungo un nero, silenzioso selciato, quasi a segnare la fila dei ricordi, che, uno dopo l’altro, se ne vanno, via, in compagnia dei miei passi… lasciando soltanto un labile riflesso quasi a dire tu non vivi più tra questi sassi.
Io amo la mia terra arsa dove le primavere sono sogni velati d’amore. Tra le ombre inquiete di queste tegole rotte si sparge l’acre l'odore dell'estate..
Ho bevuto acqua alla fontana, al mattino. L'acqua era fresca, e fresco il mio sorriso. E così camminavo smarrito tra queste antiche viuzze, ascoltando gli odori della mia infanzia, e in ognuna cercavo di trovare il senso assoluto delle cose, cercando di vedere la bellezza dell’arcobaleno…

La solitudine dell'Anima

Foto di +Jo Pace
...camminare nel deserto dell'anima, non solo s'imparano tante cose, soprattutto s'impara a comprendere il senso della solitudine, ad essere in soliloquio con se stesso. Il silenzio assume quasi un sapore ancestrale, talvolta mistico, talvolta persino spettrale. Ogni suono ha una risonanza gigantesca, magnetica. Ogni minimo movimento sembra vibrare come un movimento tellurico. Ogni minimo soffio si moltiplica nei suoi effetti. I cieli hanno una distanza siderale. La Luna appare più luminosa. Le stelle sembrano brillare di più. E anche il mare tempestoso sembra diventarti a un tratto amico.
La bellezza dell'essere sembra quasi sfiorare la sua tragedia....

Come un anagramma...



Foto di Jo Pace
L’anima:
un alito
di vento
che vaga
in cerca
di colei
che ama..

Il silenzio dell'Anima




Luci evanescenti che toccano e che sfiorano le montagne senza smuoverle...

…..

D'un tratto sembra che una realtà da tempo dimenticata attraverso il magico suono delle parole appare, suscitando un susseguirsi di emozioni indescrivibili, come facce sconosciute, viste, dove? più non lo so...

realtà evanescenti che mi sforzo d'afferrare prima che la memoria le sbiadisca e le precipiti nell'oblio...... e il poeta rivive queste immagini mobili colto da una folgorazione... da un verso sconosciuto... da un verso arcano e misterioso che sente pulsare ma non conosco né l'origine né il nome... un verso fugace per dire al mondo: io ero......e in questo totale trasporto mi dimentico chi sono e lascio che la morbida atmosfera, le sue ombre fumose abbandonino la mia sconosciuta sorte...

Perciò, ho sempre amato il “corpo” delle parole, gli effetti che riesce a sprigionare nella mente… perché è là, in quell’istante che provo un’estrema leggerezza… un librarsi inesprimibile, perché la parola in me si trasforma in vento, in vapore acqueo, in nuvole di cielo, in polvere cosmica, in luce…

Le parole servono anche a farci compagnia... forse, per questo talvolta le chiudiamo nelle gabbie dei pensieri, ed io non sono alla ricerca di parole profonde,

ciò che cerco è la profondità delle parole.



La Poesia è uno smarrimento dell’Anima…

un'apertura, un respiro racchiuso in un frammento...

un breve tempo immenso…

in cerca del suo infinito senso...

che approda infine al… silenzio...

domenica 18 ottobre 2015

Se fossi Eterna luce....


 
Se fossi Eterna luce
come luce eterna degli Dei
che viaggia verso l'infinito
sempre verso l'Occidente,
m'addormenterei in quest'istante,
e più non mi sveglierei
per non turbare la pace
eterna degli Dei...

A mio fratello Vincenzo...

La mia anima serena come luce che penetra nel cosmo non arriva mai a una meta, ma viaggia solitaria in mezzo a tante nebulose planetarie, e ...