Scrivo questo post per ringraziare personalmente l’attore #FortunatoCerlino per l'interpretazione suggestiva che ha saputo dare alla mia favola Il contadino stolto e la volpe. Mi ha fatto molto piacere che abbia scelto questo "apologo", scritto una decina di anni fa, per illustrare la situazione odierna. Sulla sua pagina Facebook ho potuto leggere e apprezzare i commenti lusinghieri che la favola e il suo interprete hanno saputo suscitare. Confesso che è stata per me una piacevole sorpresa sentire recitare questo “apologo” scritto esattamente una decina di anni fa! Tuttavia, leggendo quei commenti mi sono un po’ rammaricato del fatto che nessuna abbia menzionato l’autore di quella favola (eccetto il suo interprete!): è come se tutti lodassero la magistrale interpretazione di un brano musicale, ma nessuno si prende la briga di spendere una sola parola per ricordare il suo creatore! Capisco, sono le dinamiche legate ai social… ma talvolta essere ricordato all'autore non fa male!
Il contadino stolto e la volpe
C’era una volta un contadino stolto che stanco delle
continue ruberie di polli, un giorno chiamò la Volpe architetto affinché
costruisse un pollaio a prova di ladri.
«È una vera persecuzione, cominciò a lamentarsi il
contadino. Non ne posso più. Sono il contadino più sfortunato della storia».
Dopo aver ascoltato con attenzione le sue geremiadi, la
Volpe cominciò a dire: «Non hai visto come sono magri i tuoi polli? Si vede che
non li nutri abbastanza! Per questo non appena vedono un ladro preferiscono
consegnarsi spontaneamente nelle sue mani nella speranza di vivere meglio. Ai
polli bisogna dare l’illusione che stanno bene, che mangiano e bevono a
volontà, e che vivono in pollai confortevoli. Tu, continuò la volpe, metti i
tuoi polli davanti a uno specchio, così hanno modo di ammirarsi e vedere quanto
ogni giorno diventano più belli e più grassi».
Lo stolto contadino ascoltò i consigli della volpe e ordinò
di costruire pollai confortevoli con degli specchi giganti, e cominciò a dar
loro un mangime speciale. I polli, effettivamente, cominciarono ad ingrassare a
tal punto che non erano più capaci di muoversi e di starnazzare quando la volpe
s’avvicinava.
La volpe adesso, rubando un solo pollo bello grasso, si
sentiva più che satollo.
La soluzione piacque anche ai polli, perché ora la volpe non aveva più bisogno di rubare tanti polli per soddisfare la sua fame, ne bastava soltanto uno. In fondo, ogni volta che la volpe catturava tranquillamente uno di loro, non era mica toccato a lui, ma sempre al suo vicino.
Anche il contadino era contento della soluzione perché ora si vedeva rubare soltanto un pollo alla volta. Insomma, come accade nelle migliori favole, adesso erano tutti felici e contenti!
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