venerdì 28 novembre 2014

A Ippolita Luzzo, Regina della litweb!


Della Litweb, Ippolita Luzzo incarna la quintessenza femminea, fulminea, verace, pugnace...
Quando per la prima volta la incontrai in un sito letterario, mi venne spontaneo denominarla, scherzosamente, la Regina della Litweb. Lo era, in effetti... soltanto lei, insieme a Mauro Banfi, detto Il Moscone, aveva compreso lo spirito della litweb! Eravamo agli inizi del 2012, ed io avevo iniziato a scrivere dei post sulla litweb... assistevo incredulo a questo passaggio epocale, dalla scrittura a stampa alla scrittura a video, e mi interrogavo sul futuro della letteratura...
Da quel momento ho letto molti suoi post, ho seguito l'evoluzione della sua scrittura, una scrittura sempre sospesa tra la terra e la luna, tra il sogno e la realtà, tra il detto e il non detto; la sua, infatti, è una scrittura "liquida", nel senso baumaniano del termine, caratterizzata da una creatività e da una vivacità senza eguali, accompagnata da una vis polemica a tratti divertente e a tratti dissacrante!
Io credo che Ippolita Luzzo voglia vivere e sentire sino in fondo gli effetti della postmodernità, lei che proviene da una cultura a stampa, da una cultura tradizionale che aveva al suo centro il libro stampato, il libro cartaceo, solido. Perciò nei suoi post parla spesso delle sue letture, dei suoi studi e delle sue esperienze come fruitrice di libri, e ci fa avvertire una sorta di nostalgia per quel tipo di cultura che il mondo del web sta a poco a poco mettendo in secondo piano.
Se, come a me piace dire, io della litweb rappresento l'anima pensosa, umbratile, Ippolita rappresenta l'anima festosa, effervescente...
In fondo, nella scrittura, ognuno è alla ricerca della sua anima perduta...




  

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